martedì 26 gennaio 2016

Mai sentito parlare di corsi superflexi?

















Fateci caso, quotidianamente ricerchiamo soluzioni che siano al tempo stesso smart e flessibili. Dalla prenotazione del volo per la prossima vacanza, all'abbonamento in palestra la flessibilità è chiavePerché quindi non ricevere la stessa flessibilità per il tuo prossimo corso di inglese

Se hai un’agenda piena di impegni che varia di settimana in settimana, oppure hai bisogno di programmare o cancellare una lezione con poco preavviso puoi scegliere uno dei nostri "flexi-course" e proteggere il tuo investimento.

I "flexi-course" di maka sono di due tipi

"Mini-flexi" è un corso breve individuale di 10 ore che ti permette di programmare le lezioni nel momento che preferisci nell’arco di 2 mesi. Scegli il luogo per te più comodo: il tuo ufficio, il maka center oppure un teacher virtuale per rendere facile ogni lezione.

Con i nostri corsi di lingua "Super-flexi" non perderai nemmeno una lezione. Scegli il tuo calendario di settimana in settimana quando ti è più comodo garantendoti la flessibilità necessaria se hai una agenda fitta oppure un viaggio, una riunione o un evento inaspettati.

I nostri flexi-course possono essere adattati a corsi individuali di qualsiasi formato e possono essere attivati su corsi già avviati. Chiedi maggiori informazioni sulla "flexi-course" policy ad un nostro consulente.

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lunedì 25 gennaio 2016

Migliora il tuo vocabolario con le "words of the year"




















Ok, sì “OK” è considerata ancora una volta la parola di Global English più compresa nel mondo. Mi piace, mi ha accompagnato durante tutta la vita. E’ amichevole, onesta, e fortunatamente la capiscono tutti, di ogni età, razza e religione. 

Ma con oltre 1,83 miliardi di parlanti, l’Inglese cambia e si modifica di continuo per rappresentare cosa succede e cosa è trendy nella società, nei media e nella cultura in giro per il mondo. 


Le parole dell’anno, risultanti da ricerche e trend del momento, vengono assimilate in inglese da lingue e culture straniere. E sembra proprio che il twerking dello scorso anno si sia trasformato in una identity obsession nel 2015, l’anno del me


Qui trovi la nostra classifica delle 10 parole dell’anno di cui hai bisogno nel tuo repertorio:


Binge-watch
Guardare di seguito tutte le puntate di una serie televisiva. 

Sleep debt
L’effetto cumulativo della scarsità di sonno che porta a fatica fisica, mentale ed emozionale.

Identity
Chi o che cosa una persona o cosa è (razza, religione, genere). 

Nonbinary pronuon (they/them/their)
La modalità accettata/più comune di riferirsi ad un individuo di un genere non specificato oppure ad un individuo che non corrisponde ad una chiara dicotomia maschio/femmina. 

Ghosting

Smettere di rispondere ai messaggi, post o chiamate di una persona (soprattutto dopo la fine di una relazione).

Clean eating
Seguire una dieta che contiene solo cibi salutary, poveri di zucchero, sale e grassi.

Microaggression
La degradazione quotidiana di ogni gruppo sociale marginalizzato.

Sapiosexual
Una persona che considera l’intelligenza come una qualità attraente dal punto di vista sessuale.
Svergognare/screditare pubblicamente qualcuno o qualcosa per essere o per aver fatto qualcosa.

Dadbod
Un uomo con un fisico rotondo, non proprio in forma, che può risultare attraente verso la persona giusta.

Perdenti, ma già rodate:


Lumbersexual 

Un giovane uomo di città che adotta uno stile campagnolo/country: proprio come un boscaiolo, tipicamente barbuto.

Sharing economy
Peer-to-peer economy. La condivisione di beni e/o servizi per ottenere una tariffa ridotta ed ottimizzare le risorse.

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venerdì 22 gennaio 2016

Libro del mese: Refugee Boy















Come sarebbe Milano senza i sushi bar gestiti da cinesi, oppure Brixton senza il balti, o qualsiasi posto del mondo senza spaghetti? Negli ultimi anni, l’ingente numero di migranti in fuga da situazioni difficili nei propri paesi d’origine e alla ricerca di condizioni di vita migliori in un posto nuovo è stato ovviamente un catalizzatore per la creazione delle interessanti società multiculturali in cui viviamo oggi.

E allora, perché ancora oggi consideriamo i residenti stranieri come immigrati, “rifugiato” come una brutta parola, perché non abbiamo la pazienza di accettare ed integrare persone che potrebbero dare alla nostra società contributi entusiasmanti o determinanti  (non parlo solo di cibo, ma di ingegneri, insegnanti, talenti)? Un rifugiato è una persona come tutte le altre, con i suoi sogni, le sue paure, e milioni di possibilità – è capitale umano.


Il libro "Refugee Boy", anche se è stato pubblicato 15 anni fa, è ancora attuale ed è il libro che consigliamo di leggere nel mese di gennaio. 

Scritto in una prosa abbastanza chiara e semplice, comprensibile per la maggior parte dei livelli di competenza di inglese, racconta le avventure di un ragazzo di 14 anni di padre etiope e madre eritrea in fuga da quella che era allora una violenta guerra civile. Il padre decide di portarlo a Londra e lo abbandona alla sua sorte all’Organizzazione per l’Aiuto ai Rifugiati in cerca di asilo. 

Il libro lo segue nel percorso difficile che lo aspetta per essere prima accettato all’interno della società e per essere poi riconosciuto dallo Stato. Uno dei fortunati. Uno sguardo interessante sulla situazione dei rifugiati, con un punto di vista democratico che vale la pena leggere e comprendere.

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Traduzioni & caratteristiche del pane: perché sono importanti



Il pane lo mangiamo tutti (colpevole, vostro onore). Manda tuo marito a prendere il pane e stai sicura che tornerà con quello sbagliato. E’ andato al negozio, tu volevi pane fresco appena sfornato, lui ti riporta pane bianco perché sua madre ha sempre comprato quello, ma tu volevi pane integrale. Sa che ti piace integrale per cui si è fatto furbo e ha comprato farina integrale, ma tu volevi del farro. Ha trovato il farro, già tagliato e impacchettato nei sacchetti di plastica, a lunga conservazione così non deve uscire di nuovo a comprarlo questa settimana, (non ci prendiamo in giro, non ha affatto letto la scadenza) ma tu, tu lo volevi fresco dal panettiere. 

Hai amici a pranzo e volevi servire un ottimo pollo fatto in casa, sandwich all’avocado o pane con lievito naturale, ma ciò non sarà possibile. Perciò devi andare tu stessa in panetteria. Dunque? Hai comprato due filoni di pane, di cui uno immangiabile, e ci hai messo il doppio per fare il tuo sandwich. Se avessi dato a tuo marito istruzioni più precise: “Per cortesia, vai entro l’una in panetteria a prendere un filone di pane lievitato naturalmente, così posso fare pollo e sandwich all’avocado  per il pranzo con gli amici?” avresti risparmiato un sacco di tempo e soldi, e avresti salvato la faccia.

Cosa c’entra tutto questo con i servizi linguistici, dove voglio arrivare? Questa situazione del pane non è così diversa da un progetto di traduzione. Se mandi il documento a un traduttore o ad un’agenzia senza inviare istruzioni, senza specifiche, e ti limiti a sperare che ciò che arriverà corrisponda perfettamente ai tuoi bisogni, rischi di finire con una traduzione tagliata a lunga conservazione. Non ci vuole molto ad indicare i parametri, fondamentali perché un progetto di traduzione ritorni cucinato alla perfezione.

“Mettiamo in tavola (pane)” i parametri di traduzione, che ci piace chiamare specifiche o “briefing”; ogni richiesta di traduzione dovrebbe comprendere almeno i seguenti punti:

SPECIFICHE DI TRADUZIONE

LINGUA DI PARTENZA E VARIANTI REGIONALI
LINGUA DI ARRIVO E VARIANTI REGIONALI
(sarebbe come pane lievitato naturalmente, dal panettiere)
Da inglese americano verso portoghese brasiliano

DATA DI CONSEGNA  
(nel caso del pane, in tempo per il pranzo) (non chiederlo per colazione, rischi che l’impasto non abbia fatto in tempo a lievitare, ne parliamo più avanti)(Parliamone, per quando ne hai davvero bisogno?)
Lunedì 22 Gennaio, ore 15:00

PUBBLICO A CUI E’ DESTINATO
(Io e i miei amici salutisti)
Fanatici dello sport fra i 18 e I 30 anni, istruzione medio-bassa, che abitano in città, urban

SCOPO
(pollo fatto in casa e sandwich artigianali)
Materiale marketing, centri commerciali multimarca

ARGOMENTO, TIPO DI TESTO  
(artigianato, cibo, ingredienti, informale)
Scarpe sportive tecniche ma fashion, sneakers  

TONE OF VOICE/REGISTRO TESTO DI PARTENZA E DI ARRIVO  
Marketing diretto, informale e accattivante

LAYOUT/ FORMATO DEL DOCUMENTO DI PARTENZA E DI ARRIVO
word, usare il nostro formato (istruzioni orali, consegna a mano)

VOLUME
20 parole (un filone)

QUANTITA’
1 documento

TERMINOLOGIA
Nomi tecnici di tessuti, termini preferiti
(lievito naturale, artigianale)

MATERIALE DI RIFERIMENTO
Siti web, contesto, memorie di traduzione

STILE
Mantenere lo stile dell’azienda è più importante dell’accuratezza

CORRISPONDENZA DEL CONTENUTO
Tradurre tutto nella lingua target ma lasciare il prezzo in dollari

COMUNICAZIONE
Procedimento e contatti per domande sulla terminologia e sui parametri

Il giudizio sulla qualità di una traduzione è spesso soggettivo, come il pane, per cui assicurati che l’agenzia di traduzione sia disponibile a discutere le specifiche di ogni singolo progetto che gli affidi. Scarica la tabella con le nostre specifiche, completala e inviala insieme ad ogni richiesta di traduzione, oppure usala internamente per raccogliere informazioni e, soprattutto, non lasciare la traduzione nelle mani di tuo marito.

Maka Language Consulting aderisce alla Standard Guide per la Qualità delle Traduzioni dell’ATSM.

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lunedì 18 gennaio 2016

Book of the month: Refugee boy

















READ IT IN ITALIAN


What would Milan be without all the Chinese-run sushi bars, or Brixton without Balti, or anywhere without spaghetti? The profusion over the years of emigrants, escaping from hardships in their own country to make a better life for themselves in a new place has been the obvious catalyst to the interesting multicultural societies in which we live today. 

So why do we still see foreign residents as immigrants, “refugee” as a dirty word, why do we lack the patience to accept and integrate people who could possibly contribute something exciting or critical to our society (I’m not just talking food, but about engineers, teachers, talent.) 

A refugee is like any one of us, with dreams, fears and full of possibilities - human capital. The book Refugee Boy, although 15 years old, is still relevant today and is our recommended January reading. Written in prose clear and simple enough for most levels of English, it depicts the plight of a 14-year-old boy from Ethiopia and Eritrea escaping from what at the time was a violent civil war. His father takes him to London and abandons him to chance and the Refugee Council in search of asylum. 

The book follows the road and hardships to at first getting accepted in society and then to being recognized by the State. One of the lucky ones. An interesting look at the refugee situation from the other, and from a democratic point of view and well worth the read for the insight.

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